Dormire bene, infatti, aiuta a sentirsi più energici, permette di mantenere in equilibrio il metabolismo, migliora la funzionalità delle difese immunitarie e consente al cervello di elaborare correttamente le informazioni e gli stimoli diurni.
Eppure, per molte persone dormire a sufficienza non è così semplice: lavoro, stress e famiglia possono infatti incidere sulla qualità del sonno.
Come recuperare il sonno perso?
Per rispondere a questa domanda, partiamo col capire quando si è a “debito di sonno”. Semplicemente, quando si dorme meno di quanto l’organismo avrebbe bisogno.
Ricordiamo che un adulto dovrebbe dormire mediamente 7-9 ore (secondo le linee guida della National Sleep Foundation), per mantenere un’alta prestazione fisica e mentale durante il giorno.
L’obiettivo è quindi evitare il deficit di sonno e capire come recuperare il sonno perso. Ecco, quindi, alcuni consigli:
- Darsi degli orari per dormire: attraverso un programma di sonno fisso, è più facile riuscire a riposare a sufficienza, provando anche a incrementare le ore da dedicare al sonno di 30 minuti in 30 minuti, ogni settimana.
- Rendere l’ambiente accogliente: il relax del corpo, infatti, può essere stimolato anche dall’ambiente circostante. Dunque, perché non abbassare le luci, spegnere i dispositivi elettronici, mantenere una temperatura piacevole e trovare un’attività calmante, prima di dormire?
- Fare attenzione alle abitudini diurne: sì, perché caffeina in eccesso, stress e utilizzo costante di dispositivi elettronici possono condizionare il nostro sonno, più di quanto si pensi.
E se perdere il sonno è inevitabile?
In questo caso, laddove cause di forza maggiore impediscano di dormire, si potrebbe provare a fare dei pisolini di 20 minuti, per sentirsi più riposati (magari a metà pomeriggio).